Dobbiamo e vogliamo essere consapevoli che la tecnologia, le reti e il sistema di connessione digitale stanno ridefinendo nuovi modi di organizzare la vita e i rapporti sociali, terremotando i modelli di produzione e le organizzazioni in cui si era definito il sistema dell’informazione e della comunicazione e, nel contempo, riarticolando la nuova geografia dei lavori, delle professioni, delle relazionalità di cui questa rivoluzione multimediale necessita. Le stesse modalità della decisione democratica sono investite da siffatti cambiamenti. Ma per decodificare e valutare in modo adeguato il continuo ed enorme flusso informativo occorre potenziare la formazione permanente che resta la via maestra per accedere alla conoscenza, diventare più liberi e rafforzare i legami comunitari. Si tratta di creare una piattaforma della conoscenza presso una struttura che si occupa di sviluppo locale (Camera di Commercio, un Polo formativo o altro). Dovrà essere una piattaforma non già di assistenza tecnica ma di confronto, un luogo dove federare i diversi progetti che si sviluppano nel territorio, far dialogare diverse competenze di ricerca, darsi in modo condiviso criteri più selettivi e fare prove di ulteriori aggregazioni di gruppi e iniziative in vista della Programmazione dei Fondi europei 2014-2020. Le nuove sfide della sicurezza alimentare, della crisi energetica e dei cambiamenti climatici sempre più incrociano le nuove General Purpose Technologies (Gpt) già oggi molto promettenti per gli sviluppi futuri (Ict, microelettronica e nanotecnologie, biotecnologie, neuroscienze, robotica, materiali avanzati, fotonica). Tali tecnologie aprono uno spazio innovativo potenziale verso una molteplicità di nuovi prodotti e funzioni che sempre più allargano i confini di ciò che consideriamo settore agricolo a nuovi ambiti, come il recupero, la tutela e la riqualificazione ambientale; l’energia; il welfare; il turismo e le attività culturali, educative e del tempo libero. E tali potenzialità fanno assumere all’agricoltura una posizione centrale nell’economia biobased o bioeconomia.